Arkea-B&B Hotels, Amaury Capiot ancora alle prese con il recupero dopo la caduta al Tour: “Maxim Van Gils non mi ha mai chiesto scusa”
Sono stati mesi molto complicati quelli appena trascorsi da Amaury Capiot. Il corridore della Areka-B&B Hotels, vittima di una caduta in occasione della tredicesima frazione dello scorso Tour de France, non è mai riuscito a recuperare la condizione al 100% a seguito dell’infortunio e, sebbene sia già rientrato alle corse nel finale della passata stagione, si trova adesso in una situazione molto complicata dato che il dolore all’osso sacro (dove ha riportato una triplice frattura) persiste anche a diversi mesi dall’incidente e potrebbe non sparire mai completamente.
“Sto ancora recuperando da quell’incidente – spiega il belga intervistato da Sporza – Il mio osso sacro si è rotto in tre punti diversi. Diciamo che sto migliorando ma ancora oggi quando faccio qualche squat sento del dolore. Ed inoltre anche quando salgo in bici, dopo qualche ora il tendine del ginocchio destro mi fa male. Fortunatamente quel problema con qualche esercizio e qualche massaggio dovrebbe risolversi”.
La caduta che ha originato tutte queste difficoltà di Capiot, avvenuta a Pau durante le fasi di avvicinamento alla volata poi vinta da Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), è nata però da una manovra a dir poco azzardata di Maxim Van Gils che, nel guidare il suo velocista in testa al gruppo, colpì il connazionale facendolo finire a terra. Proprio contro il nuovo corridore della Red Bull-Bora-hansgrohe si è scagliato Capiot, accusandolo di non avergli mai chiesto scusa per quanto avvenuto.
“I primi due giorni dopo la caduta ci siamo scambiati qualche messaggio ma non ci siamo detti granché – spiega il classe 1993 – Dopo quei messaggi lui non si è mai scusato. Ma me lo aspettavo conoscendo un po’ che persona è Van Gils. Nell’immediatezza dell’incidente con la squadra abbiamo anche pensato di intraprendere un’azione legale contro Van Gils, perché se questo incidente mi dovesse causare dolore per i prossimi anni e quindi non riuscissi più a performare come prima? È una cosa che non si può sapere immediatamente dopo l’incidente ma si scopre dopo mesi. Però abbiamo deciso di sperare che tutto vada a posto”.
E per Capiot l’anno in arrivo rappresenterà un crocevia decisamente importante, considerando che al termine del 2025 scadrà il suo contratto con la formazione transalpina: “Voglio aiutare la squadra a vincere e magari vincere anche io un paio di volte, in questo modo spero di riuscire ad ottenere un contratto. – conclude il nativo di Tongeren – Come corridori noi dobbiamo ottenere risultati in modo tale che gli sponsor siano invogliati a legarsi alla squadra, poi spetterà ad Emmanuel Hubert (Direttore Generale della squadra francese) siglare i contratti e assicurarsi che la squadra possa continuare”.
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